FRANCESCO ARONE

Arriva la stagione estiva e di conseguenza terminano le più importanti maratone e mezze maratone. Ora continuerò a fare mantenimento con allenamenti, gare corti e qualche trail che non pubblicherò in questo Sito

Eccomi a Vercelli, ottimo il parcheggio adiacente alla partenza e al villaggio maratona (veramente tutto comodo). Cerco subito gli organizzatori per ringraziarli personalmente per quello che hanno fatto per me trattandomi come un professionista. Ma ecco tutti alla partenza dove il primo sparo serve per il minuto di silenzio mentre il secondo sarebbe il termine solo che per errore molti credono che sia ora di partire ed ecco la falsa partenza facendoci tornare al posto di inizio. Sono un paio di gare dove percorrendo qualche km iniziale per poter capire che andatura mantenere.

Se a distanza di 12 anni sono diventato un campione non è solo merito mio. Devo tutto questo fantastico contesto sportivo a chi fin dall’inizio credeva in me, poi sono “nati” i corridori che continuavano ad apprezzarmi e ammirarmi. La mia prima targa regalata dal comune di Carignano dove sono nato e vivo, il giornalista che inizia a scrivere su di me. Poi sono iniziate le telecamere ad alimentare la voglia di continuare, gli applausi del pubblico che ad ogni alzate di braccia che facevo per essere aiutato emotivamente e tutto questo ancora continua in forma espansa.

Me ne ero già accorto alla Ventimiglia-Montecarlo che i Francesi apprezzavano e ti ammiravano con applausi. Oggi a Nizza una grande folla di gente lungo il percorso che ti dava conforto, poi un arrivo strepitoso con circa 200 metri di Francesi trattenuti dalle transenne che ad ogni mie urla e alzate di braccia loro rispondevano con molto entusiasmo come si fa ai giocatori di calcio quando segnano un goal

Ormai da circa 3 gare svolte incontro un organizzatore che insiste per la mia partecipazione a questa gara ed io con grande piacere prendo parte. Ora si fa sul serio e dopo un minuto di silenzio per una persona che è venuta mancare sento lo sparo e tutto ha inizio. Sono impaurito dai 2 tratti di sterrato che dovrò attraversare oltre a percorrere un asfalto vecchio con crepe e pietrine che si infilzano sui miei piedi nudi (non è una critica, perché è solo un fatto mio personale considerando che corro a piedi nudi).

Grazie all’organizzazione che nelle ultime ore sono riusciti a farmi partecipare senza indugi e problematiche. Ecco la mattina della gara piove molto e per me oggi corro il percorso nuovo con partenza da Rho. Iniziano i preparativi prima della partenza dove siamo nei garage al coperto con un gruppo di afroamericani che suonano i tamburi. Tutto è pronto e mi reco alla partenza in zona top runner dove mi hanno riservato la partenza avanti per evitare infortuni iniziali considerando che corro a piedi nudi.

Le gare estere mi entusiasmano sempre, ma eccoci di arrivo a Nizza, chiedo ad un ragazzo se sapesse dove si trova la partenza e mi comunica le indicazioni quando capisco che anche lui partecipa, quindi gli do un passaggio in macchina e lui gentilmente mi accompagna a ritirare pettorale e spiegarmi le cose da fare nel pre gara (è stato veramente super gentilissimo). Ecco che a 10 minuti dalla partenza sono pronto e incomincia il riscaldamento quando si infila un grosso vetro sul piede sinistro ma fortunatamente riesco a estrarlo senza conseguenze.

Dovrebbero esserci più gare con questa distanza, sia per chi prevede di svolgere una maratona perchè è la distanza ideale come ultimo lungo, sia per chi corre spesso delle mezze e vuole mettersi alla prova se potrebbe ambire a qualche km in più, in ogni caso è un ottimo test. Questo è un tracciato con delle salite, discese e cambi di direzione dove un atleta non si annoia. Nelle mie condizioni di corsa estrema è stato uno dei più difficoltosi perchè le strade secondarie erano sporche e con molte pietruzze, ma felice di aver portato a termine un altro successo

Ancora un’altra gara in territorio Torinese, d'altronde la crisi mi costringe a gareggiare in zona per spendere meno, anche se io amo viaggiare. Appena arrivato al centro sportivo lo speaker annuncia alcuni nomi importanti che partecipano alla gara tra cui ci sono anche io descrivendo il modo estremo in cui anche oggi correrò. Prima dello sparo il responsabile del cronometraggio mi comunica che il cip legato sulla caviglia non legge per la sua posizione scorretta, poi un uomo della organizzazione si avvicina a me stringendomi la mano in segno di ammirazione come se fossi uno importante.

Eccoci ad Avigliana, dove parcheggio la macchina per prendere il treno, poi all’uscita una navetta ci porterà a Susa alla partenza; non è una grande comodità ma poco importa considerando che i miei interessi sono di correre questa 30 km, sperando di potercela fare visto che ieri un pranzo con familiari mi hanno coinvolto a bere moltissimo. Ecco la partenza , non so bene come correre perché non è ne una mezza ne una maratona quindi cercherò di trovare un ritmo gara mi consenta di fare bene.