Maratona di Barcellona

Ho preparato questa gara pensando di poter fare un record personale ma non ci sono riuscito, dopo il 25 km ho mollato un po’, ma neanche i professionisti hanno potuto fare molto. Se ho terminato la gara non e tutto merito mio, il caloroso pubblico mi ha aiutato nei momenti difficili con incitazioni, apprezzamenti, elogi, applausi tanto che verso il 40 km mi scendevano le lacrime dall'emozione. Un episodio che mi ha colpito è stato quello di un corridore spagnolo che portava con se la macchina fotografia: mi ha sorpassato di molti metri per fotografarmi, cosi mi sono fermato un secondo e ho abbracciato un suo compagno (come potevo non fermarmi davanti ad una scena cosi!). A circa metà percorso siamo passati davanti a un bar che aveva messo a disposizione dei boccali di birra come rifornimento: ci siamo messi tutti a ridere!. Da brividi ogni volta che dal pubblico vedevo una bandiera italiana che mi dava la carica per continuare. Al 34 km una crisi di fame mi ha fatto rallentare, ma per fortuna ho visto un ragazzo nel pubblico che stava mangiando dei biscotti, così glie ne ho chiesti due e lui molto gentilmente me li ha dati….non smettevo più di ringraziarlo! Gli ultimi 2 km dall’arrivano erano affollati di persone che ci guardavano: mi sono caricato alzando le braccia e facendo urla da “guerriero” (è il nome che mi hanno dato i giornalisti a Reggio Emilia) per cercare la loro attenzione e il loro sostegno morale. Ogni risposta mi mandava in delirio. Continuavo a sentire: “italiano!! italiano!!! italiano!!!!! è italiano!!! guardate l'italiano!!!!!” e avevo la pelle d'oca. Questo è uno dei tracciati più difficoltosi, o meglio più dolorosi che abbia affrontato perché è vero che le strade erano perfette, senza nemmeno una buca o crepe, ma l’asfalto è tutto di tipo drenante (come nelle autostrade), grezzo e i miei piedi nudi hanno patito moltissimo. Durante la gara mi ripetevo : “E’ l'ultima, basta , basta!” ma era il dolore a dirlo perchè appena terminato stavo già pensando ad un altra gara. E’ stato simpatico sentire i commenti degli spagnoli con i cartelli: animo, animo, animo!!!!! che al mio passaggio dicevano: “ a pè descaus ”; mi sembrava di essere a casa (in piemontese significa a piedi scalzi). Concludo questa gara in 3 ore e 31 minuti Alla sera sono uscito dall’albergo Glories per andare a cenare e molte persone mi riconoscono e mi offrono da bere chiedendomi anche qualche autografo. Che soddisfazione!!!