La Normanna

L’accoglienza che mi riservano i Calabresi è ormai un ritornello che non annoia mai, poi Miletomarathon con il suo “primo cittadino” Salvatore Auddino che fa le cose in grande. Appena entrato in paese sentivo già tamburi e i giganti girare per le vie del paese ad aprire le porte a questa manifestazione sportiva. Ecco il pre gara con una lunga presentazione degli atleti principi, condotta dal conosciutissimo Ludovico Nerli Ballati. Inizio gara senza sparo, ma con il conto alla rovescia. Questa sera la temperatura non è eccessiva, riesco a tenere un passo migliore dalla scorsa edizione, vorrei subito interagire con il pubblico ma attendo la stabilità del mio passo. Verso il 4^ giro urlo alzando le braccia e la gente che osserva risponde con incitazioni e applausi. Ho con me il marsupio che contiene bigliettini con la scritta “grazie” e il mio autografo, ma essendo troppo piccoli, loro li interpretano come lancio di coriandoli. A fine gara stoppo il crono con un record personale che vale la media di 3:46 minuti al km. Vistosissima la medaglia e abbandonate il pacco gara dove i dettagli fanno la differenza: Lo scatolone con il logo della gara, il vino con l’etichetta inerente alla manifestazione e tanto altro. Ora dopo le lunghe premiazioni a cena nel locale cittadino “Il Normanno” in compagnia dei top runner, lo speaker e accanto a me Giorgio Calcaterra, dove parlare di atletica davanti a un’icona cosi importante e imbarazzante considerando il modo tecnico che usano quando parlano, mentre io invece ero con la caraffa del buon vino, ma per fortuna abbiamo spaziato gli argomenti con temi lavorativi. Concludo volendo dire che Giorgio Calcaterra oltre a lezioni sportive dovrebbe e potrebbe anche darne di umanità ed educazione per la sua disponibilità ed educazione verso l’interlocutore.