Turin Marathon

Mi sento preparato perchè la precedente mezza maratona di Milano è andata bene, sono migliorato in maniera progressiva fino alla fine. La giornata si presenta bella ma mi preoccupa il fatto che possa fare troppo caldo e che l'asfalto diventi rovente, obbligandomi a sospendere, così decido di scaldarmi meglio rispetto ad altre volte (molte volte non mi riscaldo proprio). Siamo pronti per la partenza, qualcuno indossa le magliette a favore del Tibet e mi viene spontaneo chiedermi se queste persone credono veramente in quello che fanno oppure è un semplice modo per autocompiacersi. Viene cantato l'inno nazionale dalla stessa ragazzina che lo fece durante le olimpiade invernali 2006 poi lo sparo d'inizio. Comincio a superare un po' di gente ma arrivato in piazza Vittorio Veneto inciampo per colpa di una persona che arriva da dietro. Un po' per i miei riflessi, un po'per lui che mi tende la mano e mi sorregge, riesco a stare in equilibrio e ad evitare il peggio. All'altezza di corso Unità d'Italia mi affianco ad un tipo che non smette di parlare, dice cose che mi fanno ridere così corro con lui per qualche chilometro, dicendogli di non offendersi se non gli rispondo e lo ascolto solamente. Dopo un pò allungo e lo distacco, consapevole che poi mi riprenderà perchè conta di chiudere in 3.20 ore circa. Continuando la gara mi affiancoa ad un gruppo dove ci sono anche delle signore di circa 50 anni che mi fanno compagnia, vanno molto forte rispetto a me ma non mi va di lasciarle scappare così cerco di allungare. Arrivato al 17° km vado in crisi perchè mi viene fame, proprio come mi era già successo a New York, ma tengo duro e proseguo. Trovo un altro gruppetto di persone (dei fuori di testa molto simpatici): uno di loro fa lo spiritoso e mi dice che sono stati ingaggiati dagli organizzatori per buttarmi delle puntine sotto i piedi. Corriamo assieme per circa 6 km poi al 31° km loro avanzano. Poco dopo arriva l'emozione più bella: al 32° km circa mi sento chiamare da dietro e vengo raggiunto dal medico che divideva la stanza con me a New York. Mi dice che tengo un bel passo per essere a piedi nudi ma dentro di me sapevo che negli ultimi km avrei dovuto mollare decisamente per i forti dolori ai piedi. Durante la gara sperimento anche un nuovo sistema per bere: utilizzo delle spugne che mi metto in bocca e succhio lentamente in modo che l'acqua non mi vada di traverso. (Spero di avere dei buoni anticorpi perchè non so quanto l'acqua nelle bacinelle possa essere pulita). Ad Orbassano il nostro passaggio è accompagnato dalle majorette, molto bello. Finalmente arrivato verso la fine: faccio l'ultima curva verso sinistra, vedo Chiriotto con la moglie (atleti della podistica) e questo mi da maggiore carica, ma ancora più fantastico è l'ingresso in via Roma con tanta gente ferma dietro le transenne, sotto i portici, che ad ogni mio urlo, ad ogni mia alzata di braccia, urla e mi incitaa sua volta(ho pianto per l'emozione). Tutto ciò mi da la carica necessaria per fare un ultimo sprint e concludere. All'arrivo una telecronista mi intervista, dopo avermi lasciato il tempo di recuperare, così rispondo alle sue domande e poi ringrazio e saluto i miei genitori e la mia fidanzata Candida, il mio Amore, che come sempre mi accompagna, mi segue, mi allena, prepara gli articoli per i giornali, è il mio primo stimolo che mi aiuta a superare ogni difficoltà. Questa gara la dedico tutta alla mia Principessa! Appena mi allontano vedo Gianluca Territo con la ragazza, e il suo forte abbraccio mi fa capire quale stima abbia nei miei confronti. Ho migliorato il mio tempo personale di 4 minuti portandolo a 3.49.27 h.